calathea

Calatea: consigli utili per coltivarla

La calatea è una pianta che cattura grande attenzione e interesse per essere decorativa, con alcune caratteristiche di straordinaria bellezza per merito delle loro foglie. Queste sembrano essere disegnate, con sfumature che vanno dal verde, al giallo, all’argento passando per il bianco, con alcune tonalità di rosso. E’ originaria del Sud America e si coltiva come pianta da appartamento: a seconda delle specie ha foglie di diverse colorazioni che sono variegate, striate, o con il bordo in colore forte e contrastante rispetto alla pagina fogliare.

Il dorso delle foglie della calatea è tendente al violaceo e marrone, ma spesso ha anche i fusti più lunghi ancora più scuri: mostrano una fioritura particolare e vivace durante i mesi primaverili, quando producono sottili fusti rigidi che poi aprono la strada ad alcuni fiori di colore giallo e arancio. Sotto ogni fiore vi è una lunga brattea colorata.

Calatea

Descrizione e caratteristiche della Calatea

  • Altezza:raggiunge i 50 cm e presenta foglie lineari-lanceolate;
  • Concimazione: devono essere periodiche con fertilizzante liquido;
  • Temperatura minima: 13-16° C, mai sotto i 10°C;
  • Comprende 300 specie di piante rizomatose, erbacee, perenni e sempreverdi da serra o da appartamento;
  • Bisogno idrico: annaffiature frequenti, tranne che da novembre a marzo;
  • Umidità ambiente: Medio-alta;
  • Esposizione: Molta luce ma non diretta;
  • Parassiti che l’attaccano: ragnetto rosso.

Per essere forte e rigogliosa la vostra Calathea dovrà essere posizionata in una zona abbastanza luminosa all’interno della tua casa: regge bene all’ombra, ma il colore e la sua brillantezza si esprime al meglio se viene raggiunta da luce non diretta. Predilige generalmente temperature minime superiori ai 15-18°C e quindi in inverno dovrà essere tenuta all’interno delle mura domestiche; ogni 2-3 anni sarà bene rinvasare le piante poiché sviluppano un apparato radicale davvero imponente.

Il terriccio giusto per la sua coltivazione corretta deve essere ricco e leggero, al quale vi consigliamo di aggiungere un po’ di pietra pomice, così da migliorare il drenaggio. Nel periodo più rigoglioso a livello vegetativo, ovvero da marzo a ottobre, è bene concimare la pianta ogni 12-14 giorni, facendo sciogliere il composto all’interno dell’acqua usata per annaffiare.

Calatea 2

Manutenzione e cura

Essendo una pianta tropicale, la calatea richiede alta umidità ambientale per poter essere in salute: vi consigliamo per questo di controllare periodicamente il terreno, evitando di lasciarlo asciutto per periodi davvero troppo lunghi. E’ bene mantenere una certa regolarità nel ciclo di irrigazione ma evitando di inzuppare eccessivamente il substrato; per riuscire ad aumentare l’umidità ambientale potrete tentare di vaporizzare la chioma della pianta, oppure inserite il vaso in un contenitore riempito con argilla espansa che se mantenuta umida permette alle radici della pianta di rimanere nel terreno umido.

Il punto di forza della calatea è il suo fogliame, che dovrà apparire sempre sano e rigoglioso: per farlo dovrete sempre tenere a mente una serie di passaggi che vanno dall’annaffiatura alla concimazione passando per i rinvasi. E’ in questo modo che potrete garantirvi una pianta sana, capace di sviluppare in modo corretto a livello vegetativo.

Periodicamente sarà bene rimuovere il fogliame che appare appassito o rovinato, tagliando il lungo fusto alla sua base; cercate anche di pulire le grandi foglie durante l’inverno, che tendono ad accumulare polvere e sporco. Per farlo basterà utilizzare un panno in microfibra umido e in pochi secondi la manutenzione sarà ultimata.

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