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Orchidee: consigli utili per coltivarle

Le orchidee fino a qualche decennio fa, erano considerate piante d’élite, affascinanti ma complesse da coltivare se non all’interno di luoghi in cui potesse essere trattenuta la giusta umidità e temperatura. Le orchidee sono originarie infatti delle aree tropicali e subtropicali del continente asiatico ed americano; con il passare del tempo però questa pianta da appartamento ha iniziato a diffondersi anche in diverse varietà all’interno di ambienti più freddi, che sono considerate anche più adatte per le condizioni di vita europea.

Alcune specie infatti (se ne contano circa 200) si trovano nel loro stato spontaneo anche in Italia, nelle aree collinari e montane. Insieme scopriremo dettagli e curiosità di queste piante divenute molto popolari per essere colorate, eleganti ed economiche.

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Descrizione e caratteristiche delle orchidee

  • Altezza: da 10 a 60 cm;
  • Concimazione: ogni 15 giorni;
  • Temperatura minima: 10°C, ma via in base alla specie;
  • Fogliame persistente;
  • Bisogno idrico: medio;
  • Umidità ambiente: Medio-alta;
  • Esposizione: Molta luce ma non diretta;
  • Parassiti che l’attaccano: afidi, chiocciole, cocciniglia.

Le orchidee hanno foglie intere, la maggior parte delle volte ovali o nastriformi, hanno consistenza carnosa e hanno la funzione di riserva di liquidi e nutrienti. La forma dei fiori è altrettanto riconoscibile, poiché nella parte superiore sono presenti tre sepali, mentre in quella inferiore tre petali. Nella parte centrale troviamo un labello che varia di forma e colore a seconda della specie, ed ha funzione di attirare gli insetti per l’impollinazione.

Si presentano come piante estremamente affascinanti, caratterizzate proprio dalla forma variegata del loro labello: può essere definito a scarpetta o a coppa, come avviene nel caso delle orchidee cattleya e della masdevallia.

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Manutenzione e cura

Per coltivare le orchidee in Italia in appartamento è necessario mantenerle a una temperatura di almeno 18-20°, ovvero devono essere al caldo soprattutto nel mesi invernali, ricordandoti sempre di concentrarti sull’umidità. Un altro aspetto da non ignorare è la luce, perché ci troviamo di fronte a piante che hanno bisogno di una luminosità importante, ma non dovrà mai essere diretta. E’ consigliabile posizionarle vicino a una finestra purché siano lontane da fonti di calore o da spifferi: è sempre meglio tenerle in vasi, posizionandole in un luogo della casa dove la luce è diffusa. Qualora voleste metterle all’esterno sarà bene ripararle sempre dai raggi del sole.

Non bisognerà innaffiate troppo la pianta, ma è bene farlo poco e spesso per evitare che le radici possano marcire, e purtroppo tendono a farlo con facilità: toccate sempre il terreno e verificate che sia umido, in quel caso non dovrete aggiungere ulteriore acqua nel vaso. E’ bene non usare mai un annaffiatoio ma spruzzate dell’acqua con un diffusore muovendovi attorno al vaso; inoltre ogni giorno dovrete pulire con cura le foglie, poiché in caso contrario potrebbero essere aggredite da parassiti e inoltre la polvere impedisce di catturare a pieno la luce e anche di favorire una crescita normale.

Se notate la presenza di foglie ingiallite significa che sono state troppo esposte alla troppa luce; se invece tendono ad accartocciarsi ne hanno troppo poca. In caso di macchie particolari sia sulle foglie che sui fiori, dovrete sistemare la pianta in una zona più calda.

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