Yerba Buena

Yerba buena: caratteristiche, proprietà e usi

La yerba buena, nota anche come “hierba buena” o menta cubana, è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Lamiaceae o Labiatae, originaria dell’America centrale e meridionale. Al contrario di quanto si potrebbe pensare tuttavia, l’appellativo “yerba buena” non definisce una singola varietà di questa specie, ma viene piuttosto attribuito a tutte le diverse varietà presenti nelle diverse aree geografiche nelle quali cresce.

Caratterizzata da un intenso aroma e da tenere foglie frastagliate, la yerba buena è stata utilizzata per secoli dalle popolazioni indigene per via delle sue proprietà medicinali e aromatiche, e oggi è coltivata in molte parti del mondo sia per uso culinario che per quello terapeutico. Oggi questa specie è conosciuta in tutto il mondo principalmente per una ragione: la yerba buena è infatti l’ingrediente protagonista di uno dei cocktail più amati di sempre, ovvero il Mojito.

Ma è possibile coltivarla anche in Italia? Si tratta di una specie facile da coltivare? Cerchiamo di fare chiarezza e di conoscere più da vicino tutte le fantastiche caratteristiche della Yerba buena!

Com’è fatta la yerba buena? Caratteristiche botaniche

La yerba buena è una specie di erba aromatica perenne caratterizzata da un portamento erbaceo, con un’altezza che varia da 30 a 100 centimetri. Le sue foglie sono di colore verde intenso, lunghe fino a 2-3 centimetri e larghe fino a 3 centimetri, e hanno una forma ovale o comunque dal profilo arrotondato. I fiori sono di colore bianco, viola o rosa pallido, riuniti in infiorescenze a spiga. Trattandosi di un tipo di erba dalle forti capacità di diffusione e radicamento, non è possibile definire in modo certo quale sia la variante di yerba buena “corretta”.

Nei negozi e su internet infatti è possibile acquistarne di diverse tipologie, contraddistinte da foglie più tonde o allungate, più chiare o più scure. Generalmente, secondo quanto dichiarato dagli esperti d’oltreoceano, la vera yerba buena presenta foglie piccole ed arrotondate, di colore verde intenso ma non troppo scuro. Essa cresce in pianura ma può tranquillamente sopravvivere anche ad altitudini elevate, e si sviluppa su lunghe ramificazioni tenere (non lignificano) e di colore verde.

Coltivazione

La yerba buena può essere coltivata in climi temperati e caldi, ma trattandosi di una pianta perenne resisterà bene anche al freddo invernale, a patto che sia sistemata in terra o, se in vaso, riparata dalle gelate. A livello di substrato, questa pianta preferisce terreni ricchi di humus e ben drenati, e per garantire ricche fioriture necessita di una posizione soleggiata o al più  semi ombreggiata.

La yerba buena si può propagare per seme o per talea, e richiede una potatura regolare per mantenere la sua forma compatta e per assicurare le piccole dimensioni delle foglie ideali per essere inserite come guarnizione del Mojito.

In alcune parti del mondo, la yerba buena è considerata una pianta infestante, perché si riproduce facilmente e può invadere aree coltivate. Tuttavia, la sua capacità di resistere alle condizioni climatiche avverse e la sua resistenza alle malattie la rendono una pianta utile per la coltivazione in ambienti difficili.

In Italia la yerba buena può essere facilmente seminata in primavera, a seconda delle temperature presenti alle diverse latitudini e altitudini. Prima di essere trapiantata nell’orto, questa pianta dovrebbe essere seminata all’interno di un grande vaso o di un semenzaio: questo aiuterebbe i semi a non patire il gelo e alle piccole piantine a crescere vigorose fino al momento dello spostamento nel terreno.

Piantando i semi a marzo, si vedranno apparire le prime foglioline in circa 3-4 settimane, a patto di non esporre mai la pianta a temperature infeirori agli 8-10°C. Nei mesi invernali, si consiglia di operare una pacciamatura nei pressi delle sue radici, così da proteggerle dal freddo eccessivo.

Una volta messe a dimora, le piantine richiedono una concimazione regolare, meglio se con compost o con concime organico a lento rilascio. Le titolazioni di azoto e potassio necessarie sono abbastanza elevate, e servono per garantire una ricca fioritura e, di conseguenza, una più ampia e rapida diffusione della yerba buena nelle vicinanze.

Per quanto riguarda le innaffiature, la yerba buena non richiede un terreno molto bagnato per crescere, e tollera anzi meglio substrati drenanti che impediscano il ristagno di liquidi in eccesso.

Non solo Mojito: usi culinari della yerba buena

La yerba buena viene utilizzata in molte cucine del mondo per aggiungere sapore e aroma a piatti dolci e salati. Le sue foglie sono fortemente aromatiche sia fresche che essiccate, e possono essere inserite all’interno di tisane, cocktail, insalate, zuppe e salse.

Ecco alcune delle preparazioni più comuni in cui la yerba buena è utilizzata:

  • Tisane e infusi: le foglie fresche o essiccate di yerba buena vengono spesso utilizzate per preparare tisane e infusi. Basta aggiungere alcune foglie in acqua bollente e lasciare in infusione per alcuni minuti per ottenere una bevanda profumata e rinfrescante.
  • Cocktail: la yerba buena è un ingrediente comune nei cocktail, in particolare nei drink a base di rum come il Mojito. Aggiungere alcune foglie di yerba buena al cocktail mixer insieme agli altri ingredienti per aggiungere un tocco di freschezza e aroma alla bevanda.
  • Insalate: le foglie di yerba buena possono essere utilizzate per arricchire l’insalata. Basta lavare le foglie, tritarle finemente e aggiungerle alla insalata per dare un tocco di aroma e freschezza.
  • Salse: la yerba buena può essere utilizzata per preparare salse fresche e aromatiche. Basta tritare finemente le foglie e mescolarle con altri ingredienti come aglio, limone e olio d’oliva per creare una salsa perfetta da abbinare a piatti di carne o pesce.
  • Secondi e antipasti di carne e pesce: la yerba buena può essere utilizzata per arricchire piatti salati di diverso tipo. Aggiungere alcune foglie tritate alla marinatura per carne o pesce o utilizzarle come condimento per insaporire il piatto è un’ottima idea per esempio!
  • Dolci: la yerba buena può essere utilizzata anche nei dolci. Le foglioline tritate possono essere utilizzate per arricchire la crema per dolci come la panna cotta o la crema pasticcera, ma c’è da dire che la yerba buena si abbina anche perfettamente al cioccolato.

Proprietà medicinali della yerba buena

La yerba buena è conosciuta per le sue proprietà medicinali. Contiene oli essenziali, tra i quali emerge il mentolo, ricchi di proprietà antinfiammatorie, analgesiche e rilassanti. Per questo motivo, la yerba buena viene utilizzata per alleviare mal di testa, dolori muscolari e articolari, e tensioni nervose.

Inoltre, la yerba buena viene utilizzata per trattare problemi gastrointestinali, come indigestione, nausea e flatulenza. Ha anche proprietà antispasmodiche, che la rendono utile nel trattamento di tosse, asma e altri disturbi respiratori.

Conclusioni

Una pianta dalle molte virtù: come visto, la yerba buena può essere utilizzata per migliorare la salute, il benessere e anche il sapore di numerose preparazioni culinarie. Grazie alla sua longeva storia di utilizzo da parte delle popolazioni indigene e alle sue molteplici proprietà, la yerba buena merita di essere inclusa nella dieta di chiunque voglia sfruttare il potere della natura per il proprio benessere in modo sano e naturale, arricchendo ogni giornata con un pizzico di aroma e di freschezza!

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