Torniamo a parlare di potatura, attività fondamentale per gestire al meglio la produzione e garantire la cura ottimale delle nostre piante. In questo caso ci concentreremo sulle pratiche utilizzate per le potature degli ulivi che senza un costante controllo rischiano di crescere in modo del tutto incontrollato. E questo non solo incide in termini di ingombro, ma anche a livello di difficoltà di raccolta. Ebbene sì, perché è importante mantenere sempre un equilibrio tra aspetto vegetativo e produttivo di una pianta.
La fase di potatura richiede attenzione per avere un ulivo che sia produttivo e soprattutto duraturo nel lungo periodo. Del resto parliamo di una pianta longeva che può durare nel lungo periodo se si rispettano le sue condizioni climatiche e ambientali.
Quando bisogna potare l’ulivo
E’ necessario verificare che la pianta sia entrata nella fase del riposo vegetativo proprio perché non esiste un tempo unico per poter procedere con la potatura. A seconda della regione in cui ti trovi cambia radicalmente il momento, ma anche la forma stessa e la tecnica. In linea generale se ti trovi nel Nord Italia dovresti aspettare il mese di marzo, attendendo così la fine dell’inverno. Al Sud invece si può già procedere a partire da gennaio fino a marzo.
Come si deve potare?
Ci sono dei fattori importanti che è giusto conoscere quando ci si appresta a iniziare questa fase:
- Se l’ulivo è maturo bisogna svolgere questa attività in modo mirato e frequente;
- E’ importante procedere dall’alto al basso, operando in direzione opposta rispetto alla posizione della gemma;
- La chioma dovrà sempre presentarsi in modo bilanciato e ciò prevede che i rami grandi, ma anche quelli malati o secchi siano corretti. E’ il modo migliore per evitare sbilanciamenti delle branche;
- Se l’ulivo è giovane e in fase di crescita è meglio aspettare e lasciare che si sviluppi senza alcun intervento.
E’ doveroso spiegare che la forma naturale che si vorrà mantenere è cespugliosa, quindi è bene intervenire solo con potature opportune, evitando tagli severi. Nei primi anni è giusto seguire la cosiddetta spollonatura, che prevede quindi di rimuovere i rami sterili o malati.
Le diverse tipologie di taglio per gli ulivi
In base alla fase di vita della tua pianta è possibile riconoscere le seguenti tipologie di potatura:
- Allevamento: serve per creare la forma e ha un’importanza non solo estetica ma anche pratica per lo sviluppo in età adulta. Solitamente si effettua quando è ancora nel vivaio nei primi periodi di vita;
- Produzione: si agisce per mantenere la produzione nel tempo. E’ bene fare attenzione perché bisogna tagliare rami e branche in modo netto così da favorire la germogliazione di un ramo nuovo e vigoroso;
- Ringiovanimento: si effettua quando l’ulivo è stato esposto ad agenti esterni avversi. Serve in casi straordinari, per riuscire a rimediare a una malattia.
Ricorda che l’ulivo sarà produttivo a partire dal terzo o quarto anno e raggiungerà l’apice della produzione a partire dal nono anno.